RAZIONALE

Nel Carcinoma della mammella in fase metastatica HR+ HER2- gli inibitori delle chinasi cicline dipendenti aiutano a ritardare il momento in cui le donne devono affrontare la chemioterapia.

Molecole come palbociclib inibiscono le chinasi cicline dipendenti CDK4/6, proteine chiave nell’alimentazione della crescita del tumore ormono-responsivo.

L’aggiunta di questi inibitori alla terapia standard ormonale rallenta la progressione della malattia nelle donne colpite da tumore ormono responsivo HER2 negativo in fase avanzata già trattate in precedenza anche in considerazione dei diversi setting di pazienti (anziana, con metastasi viscerali, metastasi ossee e in premenopausa).

La ricerca ci porta inoltre a individuare setting sempre più specifici, legati alle mutazioni genetiche.

Nelle pazienti con carcinoma mammario metastatico portatrici di variante patogenetica germinale a livello dei geni BRCA1 e/o BRCA2 e pre-trattatte, la terapia con inibitori di PARP quali talazoparib, ha aumentato la sopravvivenza globale rispetto a sola chemioterapia. Talazoparib è indicato come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con mutazioni germinali BRCA1/2, affetti da carcinoma mammario HER2-negativo localmente avanzato o metastatico.

In questo tipo di patologia notevoli sono anche le implicazioni legate alla quotidianità della paziente (rapporto con il partner e i familiari, dieta, aspetti lavorativi) che spesso non riescono a trovare risposte soddisfacenti.

OBIETTIVO EDUCAZIONALE DEL CORSO

Generare confronto e conoscenza per arrivare a sempre più appropriati indirizzi di cura, utilizzando le risorse terapeutiche disponibili per assicurare la maggior sopravvivenza possibile nel rispetto della qualità della vita.

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