RAZIONALE

Continua ad esistere un grande bisogno insoddisfatto nel trattamento del tumore del colon-retto, che negli anni passati ha rappresentato la seconda causa di morte per cancro in Europa.
Circa il 25% di questi pazienti presenta metastasi alla diagnosi iniziale e quasi il 50% le sviluppa in seguito. Da qui gli elevati tassi di mortalità per questa neoplasia: la sopravvivenza a cinque anni per i pazienti con tumore del colon-retto metastatico in stadio IV è di circa l’11%. Risulta chiaro come il trattamento del carcinoma del colon retto avanzato e metastatico presenti attualmente alcune complessità e criticità.

Se in epoca “pre-biologica”, per coloro che ricevevano una diagnosi con la malattia in stadio avanzato, la sopravvivenza era inferiore all’anno, con l’avvento dei farmaci biologici, integrati alla chemioterapia, i pazienti hanno visto un allungamento progressivo del loro tempo di vita. Le attuali strategie terapeutiche si basano sull’integrazione di farmaci chemioterapici con i nuovi farmaci biologici ed in alcuni casi con la chirurgia o altri trattamenti locali.

A tal proposito trifluridina/tipiracil (TAS 102) può essere considerato una fluoropirimidina orale di terza generazione. Il farmaco è formato in realtà dalla combinazione della fluoropirimidina trifluridina (FTD) e tipiracil cloridrato. Il meccanismo d’azione è molto interessante: è duplice ed è diverso da quello delle fluoropirimidine convenzionali. Lo studio di fase 3 RECOURSE, un ampio trial multicentrico internazionale in cui si è confrontato trifluridina/tipiracil con un placebo, associati entrambi alle migliori terapie di supporto, in pazienti con un cancro del colon retto metastatico altamente pretrattati, ha dimostrato che trifluridina/tipiracil migliora in modo significativo la sopravvivenza globale rispetto al placebo, consentendo il mantenimento della qualità di vita, in pazienti che avevano esaurito ogni possibile strada terapeutica tradizionale.

Il carcinoma gastrico è ancora oggi una neoplasia con una limitata sopravvivenza, che nel nostro Paese per tutti gli stadi si posiziona intorno al 32%. I risultati dello studio TAGS hanno dimostrato che la terapia con Trfluoridina tipiracil per via orale ha prodotto un miglioramento della sopravvivenza mediana che raggiungeva nello studio i 5,3 mesi con una riduzione del rischio di morte del 30%, garantendo insieme il mantenimento della qualità di vita dei pazienti. Il Tumore del Pancreas benché non sia tra le neoplasie più frequenti, risulta essere la quinta causa di morte per tumore.

Recentemente è stato reso disponibile alla commercializzazione, anche in Italia, irinotecan liposomiale pegilato, un antitumorale appartenente al gruppo degli “inibitori delle topoisomerasi” il quale blocca un enzima denominato topoisomerasi I, che interviene nella duplicazione del DNA cellulare, necessaria per la formazione di nuove cellule. Tale azione impedisce la moltiplicazione delle cellule tumorali, che finiscono per morire. L’irinotecan liposomiale pegilato è incapsulato in microscopiche particelle grasse denominate “liposomi”. È atteso che i liposomi si accumulino nel tumore e rilascino il medicinale lentamente, in modo che irinotecan sia eliminato dall’organismo meno velocemente e possa agire per un tempo prolungato.

Gli studi clinici hanno dimostrato risultati soddisfacenti in termine di sopravvivenza nel paziente a cui è stato somministrato il farmaco con un buon profilo di tollerabilità.

OBIETTIVO EDUCAZIONALE DEL CORSO

L’obiettivo dell’evento sarà condividere con gli specialisti oncologi la più appropriata strategia diagnostico terapeutica che assicuri il miglior beneficio clinico e massimizzi la compliance del trattamento alla luce delle nuove evidenze della letteratura.

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