L'insufficienza venosa è una realtà attuale: in genere, le donne sono molto più colpite rispetto al sesso maschile. In Italia, ad esempio, si stima che il 30% della popolazione femminile ed il 15% di quella maschile sia affetto da insufficienza venosa di entità variabile. L'insufficienza venosa è una condizione patologica dovuta ad un difficoltoso ritorno del sangue venoso al cuore. I flavonoidi, ovvero gli FFPM (frazione flavonoica purificata micronizzata), una volta assunti per via orale vengono metabolizzati dalla flora intestinale in principi attivi in grado di essere assorbiti dalla mucosa enterica, poi distribuiti attraverso il torrente circolatorio. L'azione capillaro-protettrice e vasotonica sembra espletarsi attraverso l'attivazione di numerose vie biochimiche e molecolari, in grado di stabilizzare le pareti vascolari venose e migliorare anche il profilo emodinamico. Nonostante la letteratura scientifica risulti ancora impegnata nella caratterizzazione della funzionalità dei FFPM, si è descritta un'azione vasotonica, probabilmente mediata dall'aumento dell'effetto simpatico sulla componente venosa, un'azione anti-permeabilizzante, esercitata attraverso l'inibizione delle prostaglandine e del trombossano e dei meccanismi pro-infiammatori (attivazione dei neutrofili ed espressione di molecole di adesione) ed un'azione anti-edematosa, probabilmente dovuta al miglioramento della funzionalità drenante della rete linfatica. Non va trascurato il fatto che la diagnostica per immagini (ECOCOLORDOPPLER) costituisca uno strumento fondamentale per risolvere dubbi e consolidare certezze diagnostiche, nelle diverse fasi della malattia. Radiofrequenza, chirurgia ibrida, terapia farmacologica sono strategie fondamentali per la cura e il controllo dell’insufficienza venosa
Partendo da questa premessa e dall’ analisi dei dati della recente letteratura, risulta importante la realizzazione di un’attività scientifico educazionale, di livello nazionale, rivolta ai clinici esperti di patologie vascolari: Chirurghi Vascolari, Angiologi, in cui si discuta dell’approccio diagnostico terapeutico alle diverse tipologie di paziente con patologie vascolari, alla luce dei risultati della letteratura e in ottica di gestione multidisciplinare.
L’obiettivo finale educazionale sarà di condividere con gli specialisti la più appropriata strategia diagnostico terapeutica, a seconda dei diversi stadi di malattia, che assicuri il miglior beneficio clinico e massimizzi la compliance del trattamento anche nel long term.
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